ECCOCI!

Eccoci qua, per iniziare un percorso nuovo, o meglio, per continuare e possibilmente condividere idee e progetti intrapresi ormai da qualche anno. Ci auguriamo che questo spazio possa essere luogo di dibattito, di proposte, di informazione e , perchè no, di divertente ironia, mediato dalla libera cultura dei nostri pensieri.......ora dunque SI PUO' FARE!

domenica 20 aprile 2008

Se si cade....poi ci si rialza!

se ci si continua a chiedere il perchè ed il percome..., se sia giusto o meno cambiare le teste (intese come vertici, of course), oppure creare uno, due tre (.....stella!) ops gruppi parlamentari,oppure se sia necessario creare il pddelnord, o del sud, o del centro, o delle isole, o della brughiera......probabilmente non faremo ancora molta strada, confermando le profezie di chi era ed è parte dello schieramento a noi avverso.
ora a seguito vi riporto un'analisi che vorrei aver scritto....perchè trasuda amore, passione, poesia.
ho comunque avuta la fortuna di picchiarci contro ed ho sentito il dovere di condividerla con voi

"Non è male finire a terra, stringere la terra, perché tutto nasce da questo, tutto si costruisce a partire da questo. Anche il nostro partito è stato per noi un sogno che ci ha fatti avanzare, ma ora deve essere più di un sogno, deve nascere dal piccolo, dal concreto, dalle relazioni che stringiamo, farsi reale. E la realtà, che ci piaccia o meno, è l’impatto con la terra. Se invece che come una sconfitta lo prendessimo come un privilegio che la Storia ci concede?
Impariamo dai nostri avversari: negli ultimi anni c’era un gazebo della Lega ovunque. Tra gli operai ai cancelli di una fabbrica chiusa. Davanti al supermercato quando uno usciva con l’impressione di avere speso troppo per le proprie necessità vitali. Vicino a un picchetto di cittadini che chiedevano la costruzione di una rotatoria, la possibilità di attraversare la sera il proprio quartiere senza i nervi tesi. Che sostavano smarriti davanti a una sala trasformata nel luogo di preghiera di persone irrimediabilmente straniere, di cui non riescono più a riconoscere, velati dall’angoscia e dall’ignoranza, neppure la comune condizione umana. La Lega era sempre lì, con le sue bandiere, il tavolino delle firme. Con le sue risposte puntuali, feroci, manichee. Drammaticamente sbagliate. Ma era lì, dove dovrebbe essere chiunque sappia praticare il mestiere della politica.
Sarebbe bello nei prossimi anni vedere in vicinanza di ogni luogo in cui la vita può aprirsi alla partecipazione o ritrarsi nella paura, un tavolino del Partito Democratico. Con persone che non necessariamente hanno una risposta per ogni cosa. Ma sono prossimi alla gente, ascoltano, riflettono, rallentano il tempo convulso dell’odio, riannodano il filo di ogni dialogo interrotto, pazientemente, maieuticamente, provano a ragionare. Insieme.
Sarebbe stato bello essere in mare aperto, a raccogliere il frutto del lavoro. Invece adesso siamo come le mogli dei pescatori che alla sera devono metter mano alle reti, districare i nodi, riannodare le maglie strappate. E’ faticoso. Servono mani pazienti e un’infinita capacità di scorgere ogni dettaglio. Ma quando toccherà a noi gettare la rete, ci ricorderemo della fragilità, della fatica, dell’amore che è costata."
(gabriella stanchina)


grazie per aver scritto queste parole e per avermi fatto emozionare nel leggerle
beppe colombo

venerdì 18 aprile 2008

L'Alba di un altro Giorno

dopo le speranze, le quasi certezze, i...si...ma ..però, le prime vere verità, le altrettante certezze volte in altre direzioni, mi è sembrato doveroso apporre una pausa di silenzio per raccogliere idee e racimolare pensieri con la dovuta calma.
QUESTA E' DEMOCRAZIA, SIGNORI
chi ha più voti vince...chi vince governa....per gli altri nulla,nada,ciccia!
noi ahimè, dato ineluttabile, siamo gli altri...il Pd ha perso le elezioni,punto.
a questo punto sarebbe opportuno chiedersi, con onestà intellettuale e critica che spero non ci faccia difetto, perchè e percome gli altri hanno più voti di noi.
bisogna capire perché persone che vivono di fianco a noi, fanno la nostra stessa vita, hanno gli stessi nostri problemi, hanno scelto di votare in modo così diverso da noi, ignorando in modo così drastico quelli che per noi sono problemi tanto gravi, cercando soluzioni "altre" e così diverse dalle nostre.
delle due l'una, o sbagliamo noi o sbagliano loro.
dato che io sono portato a pensare, con un pizzico di sana presunzione, che sia indiscutibilmente vera la seconda, devo anche ammettere che se non siamo per nulla riusciti a farci capire, qualche errore in fondo lo abbiamo commesso. (quali e quanto grandi???)
forse dovremmo aggiornare la nostra percezione delle cose, dovremmo lavorare, soprattutto su noi stessi, per poter colmare quel gap che, soprattutto in alcune zone, appare abbastanza profondo
(e non solo qui da noi, in quella che mi continuo a rifiutare di chiamare padania)
il successo della Lega, per alcuni versi clamoroso, è indice di come sia basilare riuscire a stabilire un rapporto profondo e continuo con il territorio e le persone, cercando, anche a costo di aggrapparsi a facili slogan populisti, di dare le risposte a problemi reali e concreti, tralsciando le discussioni sui massimi sistemi
abbagliati dall'entusiasmo del tour di uolter nostro, abbiamo valutato con un pochetto di superficialità, che fossero sufficienti un paio di mesetti per surclassare, dall'alto dei nostri ideali, ciò che i lumbard fanno con costanza da anni.
a questo punto mi farebbe piacere che tutto ciò che abbiamo visto, sentito, sospirato e sognato in questi giorni, non venga vanificato da una delusione piu o meno cocente; io ho ancora negli occhi l'entusiasmo di tommi, anni 13emezzo, dei suoi amici, la sera in cui UolterUeltroni è venuto a trovarci a vares........hanno già detto che fra cinque anni anche loro potranno votare!!
continuiamo per noi e soprattutto per loro perchè ora più che mai SI PUO' FARE
beppe colombo

sabato 12 aprile 2008

CREDERCI

siamo il paese dei mille campanili e di altrettanti dialetti ed allora, per essere chiaro con tutti, qui a seguito provo a fare questo piccolo esercizio di traduzione :

SI PUO' FARE
ci si fa - as peul fesse - se pò fà - se peu fa - se pou fiye - se pò faa - si pues fa - se pol far - xe pol far - ja. gemeinsam schaffen wir es - ai la psan fer - ila potem fa - u s'pò fè - s'pot fa - ze pò fà - si poti fari - se poe fare - si podet faghere - u putemu fari.........

si potrebbe continuare ancora per molto, ma queste tre parole hanno saputo declinare un mood positivo in continua crescita, un'atmosfera di entusismo che si è andata coagulandosi, giorno dopo giorno, attorno ad un'idea di Italia che ha sorpreso molti, in primis il sottoscritto.
non lasciamo cadere questa opportunità, diamo spazio a tutte le sensazioni che abbiamo vissuto durante questi due mesi, imparando a coniugare al futuro questo affascinante motto .
SICURAMENTE FAREMO!

beppe colombo

giovedì 10 aprile 2008

IL FUTURO NON ASPETTA

spulciando qua e la, in attesa che la MITICA riesca a compiere il miracolo (ahimè disatteso: daniele "... non'è da questi particolari che si giudica un giocatore, si giudica dal coraggio, dall'altruismo, dalla fantasia...") trovo parole, pensieri, speranze che a pochi giorni dal traguardo (o forse dalla partenza?!) mi danno una carica in più e la voglia di condividerle con tutti voi.
a seguire VOLANTINO D'AUTORE di Franco "ilpopolare" Tettamanti, giornalista e uomo
Pensiamoci adesso
Quelli che aiutano gli altri,
quelli che gli altri siamo tutti noi,
quelli che non hanno paura degli altri,
quelli che a rimboccarsi le maniche non devono essere solo gli altri,
quelli che sono capaci di guardarsi attorno,
quelli che lavorano tutto il giorno,
quelli che vorrebbero lavorare tutto il giorno,
quelli che hanno un lavoro precario,
quelli che faticano a tirare la fine del mese,
quelli che non ne possono più di morti sul lavoro,
quelli che chiedono giustizia,
quelli che hanno creato un’impresa,
quelli che vorrebbero un futuro,
quelli che non si buttano via,
quelli che sono capaci di commuoversi,
quelli che rispettano l’ambiente,
quelli che credono in una scuola che premia il merito,
quelli che studiano,
quelli che insegnano,
quelli che sanno discutere e ascoltare,
quelli che vogliono partecipare e partecipano,
quelli che regalano storie, colori e musiche,
quelli che combattono il dolore e le malattie,
quelli che osservano il cielo,
quelli che non cercano Paradisi fiscali,
quelli che non costruiscono steccati,
quelli che non “scappano”a Roma,
quelli che amano la verità,
quelli che amano davvero Varese,
quelli che non hanno paura di sognare…
13 e 14 aprile 2008: un’Italia nuova. Una Provincia moderna.Insieme a loro. Si può fare.
beppe colombo

mercoledì 9 aprile 2008

GRAZIE 1000!!

cliccare il titolo per sapere.......
solamente ora, su segnalazione nemmeno tanto anonima (grazie tommito), con infinito piacere ed un pizzico di orgoglio, mi accorgo che il ruolo di padrino è stato accettato!
vorrei quindi pubblicamente ringraziare, a nome di tutti,la redazione di varesenews per l'attenzione che ci hanno concesso (alla mia amica ale un pensiero particolare).
beppe colombo

domenica 6 aprile 2008

SIPUO'FARE2008

Contributo di Marco e volentieri, molto volentieri pubblico



Grazie!!! e SE SI PUO' FARE.....SICURAMENTE FAREMO

giovedì 3 aprile 2008

MAGARI!!!!!!

Sottotitolo : insieme potremo fare fortuna


Come diceva e dice tutt'ora il mitico Carletto Mazzone :Magara!

..........forse questa volta CE LA POTREMO FARE