ECCOCI!

Eccoci qua, per iniziare un percorso nuovo, o meglio, per continuare e possibilmente condividere idee e progetti intrapresi ormai da qualche anno. Ci auguriamo che questo spazio possa essere luogo di dibattito, di proposte, di informazione e , perchè no, di divertente ironia, mediato dalla libera cultura dei nostri pensieri.......ora dunque SI PUO' FARE!

mercoledì 21 gennaio 2009

Yes, We Hope

a seguito il personale benvenuto ad Obama, da parte di un 14enne liceale, rubato dal suo blog

GOOD MORNING BAGHDAD
America ricordi
Le vite dissanguate di Mi Lay
Bambini senza volto
Tenuti per i piedi dai tuoi eroi.
Riempiti di eroina

Bruciavano nei campi le persone
Che tu consideravi
Soltanto musi gialli da stanare.
America ricordi
Quel tuo scappare in fretta da Saigon
E il napalm che tiravi
Con gli elicotteri sui contadini.
Di fronte a un mondo

Che per te vuol dire solo terra da spianare
Babele di culture
Che stai uccidendo e che non sai capire.
Ti regalano la vita
Tu continui a dire al mondo
Che la guerra è finita.
Good morning Baghdad, good morning Baghdad...

America ricordi
Belgrado e i treni esplosi per errore
E la democrazia
Portata a cannonate anche a Kabul.
E delle libertà

Di tutte le tue armi intelligenti
Sui corpi dei bambini
Tra i fuochi delle notti di Baghdad.
America ricordi
La mano del carnefice a Santiago
E il fiato moribondo
Dei desaparecidos argentini.
Le foto da trofeo

Sui buchi sulla pelle di Guevara
E lui che resta bello
Perché Guevara non può mai morire.
Ti regalano la vita
Tu continui a dire al mondo
Che la guerra è finita.
Good morning Baghdad, good morning Baghdad...

America ricordi
L'orrore all'improvviso di un mattino
E gli sguardi impauriti
Nell'aria impolverata di New York.
E ora che han sepolto i tuoi innocenti

Sotto metri di terrore
Ancora non capisci
Che cosa veramente voglia dire.
Ti regalano la vita
Tu continui a dire al mondo
Che la guerra è finita.
Good morning Baghdad, good morning Baghdad...
Parlato:
Peccato America, perché non hai capito neanche adesso, e allora fottiti America, per le tue guerre umanitarie, le tue vendette corporali, il tuo Dow Jones che gioca all'altalena, il Ku Klux Clan, gli hamburger, le pistole in ogni casa, le rappresaglie, i marines, le bombe sui civili, e l'inno cantato con la mano sul cuore, quando nemmeno sai il cuore, da che parte sta... Fottiti America...


ma da domani si cambia davvero.
we hope, mot

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